Architetto italiano. Compiuti i primi studi al Politecnico
di Torino e all'Accademia di Brera a Milano, nel 1828 si recò a Roma,
dove ebbe modo di elaborare la sua concezione di un'architettura funzionale.
Tornato a Torino nel 1831 divenne professore all'Albertina, quindi svolse
attività politica come consigliere comunale a Torino e provinciale a
Novara. Tra le sue opere si possono ricordare il santuario di Boca, la villa di
Romagnano Sesia, l'ospizio degli orfani ad Alessandria. Di particolare interesse
è la cupola di San Gaudenzio a Novara, iniziata nel 1841 e nella quale
A. adottò una tecnica costruttiva a cui avrebbe fatto ricorso in
seguito nella sua opera più celebre, la Mole Antonelliana
(V. ANTONELLIANA, MOLE), costruita dal 1863 al
1878.
A. elaborò inoltre una serie di progetti per interventi
urbani: il piano di trasformazione del centro di Torino e i piani regolatori di
Novara (1857) e Ferrara (1862) (Ghemme Novarese 1798 - Torino
1888).